Descrizione

Il cimitero di Cavedine si trova distante dalla chiesa principale. Fino all’inizio del 1800 i cimiteri erano attorno alle chiesa. A Cavedine si parla del cimitero della chiesa di S. Stefano, demolita e della parrocchiale di S. Maria Assunta. Le sepolture, a volte potevano essere effettuate anche fuori dal cimitero. I sacerdoti, le famiglie nobili e facoltose potevano avere il privilegio di avere una tomba all’interno della chiesa. Tomba che poteva trovarsi nella cappella, altare o pavimento. Nel 1804 Napoleone con l’editto di Saint Cloud proibì la sepoltura nelle chiese.

L’editto di Saint-Cloud, imponeva la sepoltura dei morti fuori dalle mura delle città e stabiliva che le lapidi dovessero essere tutte uguali e prive di decorazioni troppo vistose. Si voleva così evitare discriminazioni tra i morti. Per i defunti illustri, invece, c’era una commissione di magistrati a decidere se far scolpire sulla tomba un epitaffio.

Ordinò la tumulazione solo in cimiteri comunali distanti dall’abitato. Nel 1836 con l’epidemia di colera si attivò un cimitero nell’area della demolita chiesa di S. Stefano.

Nel 1843 si costruì l’attuale nuovo cimitero. Il cimitero è in località ‘Fasolle al pozza’, dove si trova tutt’ora il cimitero. La croce centrale che si trova all’ingresso del cimitero di Cavedine è del 1876.

 

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